Oswald Avery, in pieno Oswald Theodore Avery, nata il 21 ottobre 1877, Halifax, Nova Scotia, Canada, morto il 20 febbraio 1955, Nashville, Tennessee, stati UNITI), Canadese naturalizzato Statunitense, batteriologo, la cui ricerca ha contribuito accertare che il DNA è la sostanza responsabile per l’eredità, ponendo così le basi per la nuova scienza della genetica molecolare. Il suo lavoro ha anche contribuito alla comprensione della chimica dei processi immunologici.,
Avery ha ricevuto una laurea in medicina presso la Columbia University College of Physicians and Surgeons a New York City nel 1904. Dopo alcuni anni di pratica clinica, si unì al Laboratorio Hoagland di Brooklyn e rivolse la sua attenzione alla ricerca batteriologica. Nel 1913 si unì allo staff del Rockefeller Institute Hospital di New York City, dove iniziò a studiare il batterio responsabile della polmonite lobare, Streptococcus pneumoniae, chiamato pneumococco. Avery e colleghi hanno isolato una sostanza nel sangue e nelle urine di persone infette prodotta da questo batterio., Hanno identificato la sostanza come un carboidrato complesso chiamato polisaccaride, che costituisce l’involucro capsulare del pneumococco. Sulla base del riconoscimento che la composizione polisaccaridica degli involucri capsulari può variare, Avery ha contribuito a classificare gli pneumococchi in diversi tipi. Avery ha anche scoperto che il polisaccaride potrebbe stimolare una risposta immunitaria—in particolare, la produzione di anticorpi—ed è stato il primo a dimostrare che una sostanza diversa da una proteina potrebbe farlo., L’evidenza che la composizione polisaccaridica di un batterio influenza la sua virulenza (capacità di causare malattie) e la sua specificità immunologica ha dimostrato che queste caratteristiche possono essere analizzate biochimicamente, contribuendo così allo sviluppo dell’immunochimica.
Nel 1932 Avery rivolse la sua attenzione a un esperimento condotto da un microbiologo britannico di nome Frederick Griffith. Griffith ha lavorato con due ceppi di S. pneumoniae: uno circondato da una capsula di polisaccaride virulenta e un altro privo di capsula e non virulento., I risultati di Griffith hanno mostrato che il ceppo virulento potrebbe in qualche modo convertire, o trasformare, il ceppo non virulento in un agente della malattia. Inoltre, la trasformazione era ereditabile, cioè in grado di essere trasmessa a generazioni successive di batteri. Avery, insieme a molti altri scienziati, ha deciso di determinare la natura chimica della sostanza che ha permesso la trasformazione. Nel 1944 lui e i suoi colleghi Maclyn McCarty e Colin MacLeod riferirono che la sostanza trasformante—il materiale genetico della cellula—era il DNA., Questo risultato è stato inizialmente accolto con scetticismo, poiché molti scienziati credevano che le proteine si sarebbero dimostrate il deposito di informazioni ereditarie. Alla fine, tuttavia, il ruolo del DNA è stato dimostrato e il contributo di Avery alla genetica è stato riconosciuto.