Le fratture vertebrali sono prodotte da un rapido carico compressivo e possono provocare lesioni del midollo spinale da frammenti ossei forzati dal corpo vertebrale nel canale spinale., Questa frattura è una delle lesioni più difficili della colonna vertebrale da trattare con successo, in parte perché la biomeccanica della riduzione e l’esatto meccanismo con cui le forze di distrazione vengono trasmesse ai frammenti intracanali della frattura da scoppio non sono state adeguatamente studiate. Gli autori hanno sviluppato una tecnica riproducibile per creare queste fratture in vitro. Le fratture prodotte erano identiche a quelle osservate nella pratica clinica e sono state utilizzate per studiare la meccanica di questa frattura e la sua riduzione., Questo lavoro descrive l’anatomia patologica della frattura da scoppio sia sulla struttura lorda che anche sulle sezioni microtome delle vertebre, ed esamina la biomeccanica della riduzione della frattura. I margini del frammento osseo vertebrale, che è stato costretto posteriormente nel canale spinale durante la frattura, sono stati notati per estendersi molto lateralmente oltre i peduncoli. Gli autori hanno anche riscontrato danni estesi non solo al disco sopra il livello ferito, ma anche a quello sottostante, spiegando l’osservazione clinica che la degenerazione del disco si verifica frequentemente a entrambi i livelli., L’esame dei dati anatomici forniti dalla sezione del microtomo ha supportato l’ipotesi che le fibre che riducono effettivamente il frammento intracanale abbiano origine nell’anulo della vertebra superiore nella parte centrale della piastra terminale e si inseriscano nei margini laterali del frammento intracanale. Le indagini utilizzando la risonanza magnetica hanno confermato che queste fibre dirette obliquamente rappresentano la riduzione indiretta del frammento., Gli studi degli autori dimostrano che il legamento longitudinale posteriore fornisce solo un contributo minore nella riduzione della frattura rispetto agli attaccamenti della porzione posteriore dell’anulo fibroso. Sono state studiate le forze necessarie per ridurre questo frammento. La distrazione è risultata essere la forza predominante richiesta per la riduzione posteriore indiretta. Ciò è stato confermato da una serie di test utilizzando dispositivi che hanno fornito la fissazione segmentale. L’applicazione di forze di distrazione uniformi era più efficace nella riduzione posteriore del frammento intracanale.